SETTIMANA SANTA 2012 A MONTEIASI
Domenica 1 aprile. Domenica delle Palme e della Passione del Signore
La Domenica delle Palme e della Passione del Signore, collocata all’inizio
della Settimana Santa, unisce insieme il trionfo di Cristo – acclamato come
Messia dagli abitanti di Gerusalemme e in questo giorno, nel rito della
processione delle palme, dai cristiani – e l’annuncio della Passione con la
proclamazione del racconto evangelico (quest’anno, secondo la narrazione di
Marco) nella Messa.
Le celebrazioni
Come ogni anno, il rito della benedizione delle palme e degli ulivi, si è
svolto all’asilo parrocchiale: dopo la lettura del Vangelo dell’ingresso di
Gesù in Gerusalemme, si è avviata la processione in onore di Cristo Re.
Prima di raggiungere la Chiesa per la celebrazione della Messa della
Passione del Signore, si è fatta sosta al monumento commemorativo della
Missione dei Cappuccini degli anni 50, per apporre la nuova croce di ulivi.
Nel pomeriggio poi ha avuto luogo l’asta per l’aggiudicazione dei simboli
dei Misteri del Venerdì Santo;
In serata un Concerto-Meditazione sulle Sette Parole di Cristo in Croce, a cura del coro parrocchiale nella circostanza diretto da Emanuele Spagnulo. Inusuale l'atmosfera di luci-ombra con il solo Crocifisso illuminato.
* * *
I grandi misteri della nostra redenzione sono celebrati dalla Messa
vespertina del giovedì “nella Cena del Signore” fino ai vespri della
domenica di Pasqua. Triduo pasquale non significa tre giorni di preparazione
alla Pasqua, ma equivale a Pasqua celebrata in tre giorni, la Pasqua nella
sua totalità, quale passaggio dalla passione e morte alla sepoltura, fino
alla risurrezione. Si tratta di un unico mistero celebrato in tre momenti,
nello spazio di tre giorni.
Giovedì santo 5 aprile: Messa nella Cena del Signore
Il Triduo pasquale si apre con la celebrazione Eucaristica vespertina
delle ore 18.00, così come la cena del Signore segnò l’inizio della
passione. Mentre Gesù si avvia alla donazione della sua vita in sacrificio
espiatorio per la salvezza del mondo, stabilisce l’Eucaristia quale
ripresentazione nel tempo del suo atto sacrificale e del mistero della
salvezza. L’Eucaristia, espressione mirabile della carità del Cuore di
Cristo, suggerisce una risposta di amore riconoscente, mediante l’adorazione
del SS. Sacramento e l’esercizio del servizio ai fratelli.
La Coena Domini
Il Parroco, all’inizio della Messa, presenta all’assemblea gli Olii santi
dei catecumeni, degli infermi e del Crisma, benedetti nella Messa Crismale
del mattino. Dopo l’omelia, compie il gesto della lavanda dei piedi a 12
componenti di vari gruppi parrocchiali, riproponendo il gesto stesso di Gesù
agli apostoli. Al termine della celebrazione si svolge la processione con la
reposizione del SS. Sacramento all’altare del Sacro Cuore, a cui segue la
spoliazione degli altari. I fedeli sono invitati a compiere un momento di
adorazione silenziosa nella serata, e sono invitati al momento di preghiera
comunitario, alle ore 23.
Venerdì santo 6 aprile: Celebrazione della Passione del Signore
Il venerdì santo è il giorno della Passione e Morte del Signore e del
digiuno, quale segno esteriore della nostra partecipazione al suo
sacrificio. Il venerdì non si celebra l’Eucaristia, ma è prevista un’azione
pomeridiana, alle ore 16.00, per commemorare la Passione e Morte del
Signore. Cristo appare come il servo di Dio, predetto dai profeti, l’agnello
che si sacrifica per la salvezza di tutti. La Croce è l’elemento che domina
tutta la celebrazione: illuminata dai raggi della risurrezione, si presenta
come trono di gloria e strumento di vittoria; perciò è presentata
all’adorazione dei fedeli.
La Celebrazione della Passione
All’inizio della celebrazione i sacerdoti e i fedeli si prostrano alcuni
minuti davanti all’altare pregando in silenzio, in segno di adorazione e di
richiesta di perdono e di penitenza. Segue la liturgia della Parola, che
culmina nel Canto della Passione secondo Giovanni (cap. 18-19). Dopo la
solenne preghiera universale, il Parroco ostende la Croce, presentandola
all’adorazione dei fedeli, e poi la bacia togliendo la casula e le scarpe,
sempre in segno di penitenza e di riconoscimento della regalità del Cristo
Crocifisso. La celebrazione si conclude con la Comunione Eucaristica con le
particole conservate all’Altare della Reposizione.
La Processione dei Misteri
Come prolungamento di quanto vissuto nella celebrazione della Passione,
in serata, con inizio alle ore 19.00, ha luogo la tradizionale processione
dei Misteri del Venerdì Santo: precede la “troccola”, che sostituisce il
suono festoso delle campane (le quali tacciono ormai dall’inizio della Coena
Domini), poi apre il corteo la croce con i simboli della Passione, seguono
le immagini dell’agonia nel Getsemani, della flagellazione, dell’Ecce Homo e
della Via Crucis. Centro della Processione è l’immagine di Gesù Crocifisso,
seguita dalla Sindone, dal Cristo Morto e dalla Vergine Addolorata.
Questo rito, pur non essendo strettamente liturgico, costituisce, se
correttamente vissuto, un fruttuoso momento di preghiera e di riflessione
sulla morte di Gesù. La meditazione e l’orazione si coniugano e si alternano
con l’elemento tradizionale delle marce funebri, che descrivono, in maniera
struggente e suggestiva, la partecipazione popolare alle sofferenze di
Cristo e al dolore di Maria. Questo rito, in definitiva, esprime la nostra
identità culturale e le nostre radici popolari, identità e radici che sono
profondamente ancorate al messaggio cristiano.
Sabato 7 aprile. Veglia Pasquale
Dopo aver fatto l’esperienza del silenzio nel Sabato Santo, la Veglia
pasquale, che inizia alle ore 22.30, è la grande e santissima notte
dell’anno, la celebrazione più antica, più importante e più ricca di
contenuto. Si veglia per indicare che viviamo in attesa della venuta del
Signore, nella speranza che si compia il nuovo e definitivo passaggio
segnato dall’eternità. Nella Veglia si esprime il nostro passaggio dalla
morte e dal peccato alla vita nuova in Cristo.
Al centro dei riti iniziali si trova il cero, simbolo di Cristo risorto;
alla sua luce si ascolta il solenne annunzio della Pasqua (il canto dell’Exultet)
e la parola di Dio in cui è rievocata la storia della salvezza, dalla
creazione alla risurrezione di Cristo; segue la prima partecipazione alla
Pasqua mediante il Battesimo e la rinnovazione delle promesse battesimali,
con la professione di fede e la preghiera universale o dei fedeli; infine si
celebra l’Eucaristia, in cui l’agnello pasquale, risorto da morte, si fa
cibo per noi perché viviamo di Lui e per Lui nella logica della santità.
La Celebrazione Eucaristica della Veglia è il culmine del Triduo, anzi
dell’intero anno liturgico, la sorgente della gioia pasquale. La Messa della
domenica di Risurrezione non è che il prolungamento della Celebrazione
Eucaristica della notte. (E. Spagnulo)
Domenica Le Palme Concerto Processione Misteri