Si è rivissuta giovedì e venerdì, 18 e 19 marzo 2004, come da PROGRAMMA,  la tradizionale Festa in onore di S. Giuseppe e le sue affascinanti manifestazioni religiose: Il Falò ( la sera del 18 ) e la Processione ( mezzogiorno del 19 ).

Una Festa che seppur senza lustrini, addobbi, luminarie, ecc... , continua ad essere per i Monteiasini una ricorrenza sentita e partecipata.

Molto di ciò lo si deve al Comitato S. G. che, con la Parrocchia S.G. Battista si adoperano per la sua riuscita, ad iniziare dalla raccolta della legna  per il falò, la sua sistemazione a "Pira", ecc...   Infatti già Domenica 14 u.s. , per le vie del paese, con la collaborazione anche di Amministratori Comunali,  si è proceduto alla raccolta di legna offerta da cittadini e depositata a tal proposito sui marciapiedi.

La sera del 19, dopo messa, il suggestivo corteo con torce  partito dalla Chiesa si portava presso il Falò ove, dopo "l'apertura" dei festeggiamenti con una cascata di fiammelle preparata dal "fucalaro" Antonio Lagioia e la benedizione del Parroco Don Cosimo seguita dagli "spari" pirotecnici, si dava "fuoco" alla Pira che, con le sue alte lingue di fuoco,  illuminava ben presto la vasta e semioscura area vicino "li canali".

L'Anonimo74 come da molti anni usa fare, ha organizzato e curato la estemporanea di pittura dei Bimbi sul tema del falò.

Il momento però più atteso resta sempre la Processione: Il passaggio del Santo per le vie del paese e le tavole imbandite di "beni di Dio" ( l'antica tradizione era di soli piatti di "pasta riccia di S. Giuseppe" ), la benedizione e ........ ( una volta c'erano i "poveri", armati di forchette .... , adesso ci sono gli "assaggi" che servono comunque a conservare questa antica e bella tradizione ).

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