« Prendete,
e mangiatene tutti: questo è il mio corpo offerto in sacrificio per voi »
Le prime comunioni dei nostri fanciulli
Domenica 18, e Domenica 25 maggio, 26 fanciulli della nostra comunità parrocchiale,durante le S.Messa delle ora 11 hanno ricevuto per la prima volta il Corpo di Cristo nel Sacramento dell’Eucarestia che si riceve di solito a nove anni.
Per i
cristiani
l’Eucarestia è il
sacramento
istituito da
Gesù
la vigilia della sua passione e morte, durante l'Ultima
Cena. Il termine deriva dal
greco
eucharisto: buon dono. Quindi,mangiando per la prima volta quel pane
bianco,si entra a far parte del corpo stesso di Gesù,ossia la
Chiesa. Giustamente il Concilio Vaticano II ha proclamato che il Sacrificio
eucaristico è « fonte e apice di tutta la vita cristiana ».
« Infatti, nella santissima Eucaristia è racchiuso tutto il bene spirituale
della Chiesa, cioè lo stesso Cristo, nostra Pasqua e pane vivo che, mediante la
sua carne vivificata dallo Spirito Santo e vivificante, dà vita agli uomini »
Perciò lo sguardo della Chiesa è continuamente rivolto al suo Signore, presente
nel Sacramento dell'Altare, nel quale essa scopre la piena manifestazione del
suo immenso amore.
I ventisei bambini, che sin dall’inizio dell’anno catechistico hanno seguito le lezioni impartite dai loro catechisti, Suor Maria Ester Galizzi, Teresa Chiazzo e Caterina Negro,sono stati gli unici protagonisti della giornata. Rivestiti dalla consueta veste bianca, messi in ordine dal direttore dell’ufficio catechistico Dino Castelli, e accompagnati dal gruppo ministranti con il parroco Don Emiliano, seguendo un breve tragitto sono arrivati in chiesa,dove una volta messi in ordine nei banchi,si è dato inizio alla celebrazione della Santa Messa. Si è svolto tutto come di consueto;al momento dalla Comunione,dopo una serie di domande a cui gli stessi fanciulli hanno risposto,questi uno alla volta hanno ricevuto per la prima volta il Corpo di Cristo.
Al termine della Santa Messa,la consegna dei ricordini da parte del parroco,e le solite foto con le famiglie e gli amici in Chiesa,prima di andare a gioire tutti insieme nei ristoranti. (Gianluca Ferrannina)
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