“Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me e io in lui” (Gv 6,56)

Nell'anno dedicato all'Eucaristia (ottobre 2004, ottobre 2005) ed  in concomitanza con la chiusura del Congresso Eucaristico Nazionale a Bari  presieduto dal nuovo Papa Benedetto XVI,  Domenica 29 maggio 2005 si è celebrato anche nella nostra Comunità la "Festa" dell'Eucaristia, espressione viva e vera del Corpo di nostro Signore Gesù Cristo («La mia carne è vero cibo e il mio sangue vera bevanda» (Gv 6,55)).

Festa liturgica che, sebben di antica usanza, negli ultimi anni è stata vissuta da una crescente partecipazione di Fedeli. Ne è stata prova ancora una volta la Processione di Domenica sera con strade imbandierate a festa, marciapiedi con piante e fiori,  "arazzi-copriletti" (molti dei quali  pregiati e raramente usati) a tappezzare lunghi tratti di "facciate" soprattutto nelle prossimità degli Altarini.

In un misto di festa e di silenziosa adorazione davanti al Tabernacolo, la lunga Processione ha così accompagnato "CRISTO" da un Altarino all'altro, per strade appositamente abbellite tra le quali ci piace menzionare via S. Marco.

Ma l'aspetto che ha caratterizzato la celebrazione del "Corpus" di quest'anno e che Don Cosimo nel suo ringraziamento finale ha ancora una volta ripreso,  è stato una avvertita consapevolezza di quanto  l'Uomo, oggi più di ieri, sente il bisogno di una maggiore vicinanza a Dio per non restare ingabbiato in falsi valori ed  in illusori stili di vita che sempre più spesso generano cocenti disillusioni, rotture, cronache. Ed è  proprio sull'importanza della "comunione" con Dio, per "sentire" e vivere i Suoi valori di vita, che la Chiesa per l'anno Eucaristico ha scelto come Tema la significativa  frase pronunciata nell'anno  304 dai 49 Martiri di Abitene in Tunisia: <<Senza la Domenica non possiamo vivere.>>

Pagina1       Pagina2      Pagina3

 

.