…Ti
ringrazio della gioia che mi dai di poterti servire all’altare…
…Concedimi il dono della pietà, la virtù della purezza,
il desiderio di ascolto della Tua Parola per vivere la Liturgia…
La gioia dello stare insieme…
per San Giovanni Bosco!
27 gennaio
2008, ore 10.30:La festa in piazza per tutti i bambini animata
dall’associazione “il cerchio”inagura i festeggiamenti in onore di Don Bosco, il
santo dei giovani, colui che nella Torino di fine Ottocento osò accogliere i
ragazzi della strada nei suoi Oratori e negli Istituti Professionali;
protettore,
al
pari di San Domenico Savio, del Gruppo Ministranti della nostra Parrocchia.
La sera, dopo la Santa Messa vespertina,ritorna
l’appuntamento con la Seconda Sagra della Feddarossa. La festa inizia fra
i giochi e i balli dell’Azione Cattolica Ragazzi, coordinati da Angelo Ciura e
dalla squadra di giovanissimi animatori. Mentre sotto i gazebi, si sono
egregiamente prestati per la buona riuscita della serata esponenti della Caritas
e dell’Apostolato della Preghiera che hanno offerto agli astanti le fragranti
bruschette con pomodoro, peperoni e formaggio, la partecipazione di giovani e
non ai balli di gruppo s’è incentivata, grazie anche ad un ballerino
d’eccezione, ossia il Parroco don Emiliano Galeone, il cui trascinante
entusiasmo ha davvero riscaldato questa gelida serata di fine gennaio. Alle ore
22 circa, s’è conclusa questa seconda edizione della Sagra di San Giovanni
Bosco, in cui si sottolinea anche la vasta presenza di forestieri.
La sera successiva,alle ore 16.30,si è svolta una partita amichevole tra il gruppo ministranti e l’OFS,vinta dai francescani con uno scarto di un gol.Alle ore 18.00 la Santa Messa con l’inizio del triduo predicato dal parroco.
Martedì 29,è stata la volta del concerto musicale,curato
nei minimi dettagli dalla Prof.ssa Barbara Nigro e dai suoi allievi,tra cui
alcuni anche nostri compaesani.La sera dopo,spazio
alla preghiera;dopo la Santa Messa,l’adorazione Eucaristica comunitaria
animata
dal gruppo ministranti. Il tema, “Gesù: vero
modello dell’amore!”, è stato sviscerato nei commenti al brano prescelto, ossia
l’Inno alla Carità di San Paolo. “La carità è paziente, è benigna la carità;
non è invidiosa la carità, non si vanta, non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira, non tiene conto del male ricevuto, non
gode dell’ingiustizia, ma si compiace della verità.” Da tali parole è
partita la riflessione di don Emiliano, incentrata su alcuni dei valori fondanti
della vita cristiana: umiltà; fervore nella carità; desiderio di rendersi veri
testimoni dell’amore, senza vanità od orgoglio alcuno. Valori che il Gruppo dei
Ministranti si ripropone ogni anno di rispettare, accogliendo e formando sempre
nuovi ragazzi, pronti a rispondere con sincerità a questa
piccola
“chiamata” del Signore.
Finalmente giorno 31,memoria liturgica di San Giovanni
Bosco,alle ore 17.30 assistiti nella preghiera da quasi trenta “colleghi”, sette
ragazzi sono entrati a far parte del Gruppo Ministranti. I loro nomi, sono
risuonati nell’affollata Chiesa Parrocchiale, pronunciati dal responsabile
Gianluca Ferrannina assistiti nella Vestizione :
erano
Davide Saracino, Francesco Pirinu,, Angelo Pio D’onghia,,
Angelo Pio Matichecchia, Davide Pacifico, Francesco Miano e
Riccardo Monteleone.. L’animazione canora è
stata curata dalla Schola cantorum “Janua Coeli”, mentre dall’altare la Santa
Messa veniva presieduta dal Parroco. Al termine
della funzione c’è stata la consueta e gioiosa foto di gruppo, mentre le donne
della Caritas erano impegnate a portare le ceste dei panini di San Giovanni
Bosco, imbottiti, come ogni anno, da mortadella o cioccolata. Inoltre, dopo la
distribuzione dell’Eucarestia, il gruppo
ministranti
per il secondo anno consecutivo, ha consegnato il Premio Speciale San
Giovanni Bosco, che viene assegnato con cadenza annuale alla persona che più
e meglio si sarà impegnata nell’organizzazione della ricorrenza. Quest’anno il
premio è stato assegnato ad un giovane dei cui consigli ci mancano ancora.
All’amico Mimmo La gioia è stato così consegnato questo premio,ritirato dal papà
a nome della sua famiglia, mentre altre coppe sono state consegnate all’OFS
per la vittoria nel torneo e comunque anche al gruppo ministranti stesso. San
Giovanni Bosco è diventata, così, la vera “festa dei giovani”, non solo dei
ministranti, i quali hanno voluto condividere la gioia del loro servizio con
tutta la comunità perché, come ha scritto il Parroco nel manifesto della festa,
la gioia che si condivide con altri si
moltiplica. (Gianluca
Ferrannina)
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