ORDINAZIONE PRESBITERALE DI

Don Emiliano Galeone

Presentazione dell ‘eletto 

 

Crea un certo patos questo interrogativo del rituale di ordinazione: «Sei certo che ne sia degno?». Verrebbe di rispondere: perché, noi che siamo più avanti nel ministero  sacerdotale, siamo degni?

 

Eppure, nonostante la nostra fragilità, Dio ci ha scelti e ci chiama ad essere suoi operai. Dinanzi alla gratuità di questo dono, lo stupore e la meraviglia è la risposta del cuore.

Così come questa sera restiamo stupiti e meravigliati dinanzi all’intervento di Dio nella vita di don Emiliano!

Giovane impegnato nella vita parrocchiale di questa Comunità di Monteiasi, sul finire della scuola superiore avverte il fascino irresistibile della voce del Signore che chiama. Aiutato dall’allora parroco don Leonardo Marzia, fa il suo ingresso nel Seminario Regionale di Molfetta.

È qui che inizia un lavorio molto attento e importante per la sua vita. Con l’aiuto dei suoi superiori riesce a passare da una fase di chiusura caratteriale ad una apertura e giovialità. E per chi lo conosce e sa della sua dialettica direbbe che... ci è riuscito molto bene!

Caratterizzato da una notevole generosità e disponibilità d’animo, non si è mai lasciato pregare nell’assumere gli impegni che il seminario di volta in volta gli chiedeva sia nell’ambito della

                                                                                                 vita comunitaria - esperto in computer è stato il video impaginatore del giornale del seminario sia nell’ambito della pastorale due anni al Sacro Cuore di Molfetta impegnato nella pastorale giovanile, tre anni a S. Severo nella pastorale carceraria e con i giovani a rischio sotto la guida di don Nico D’Amicis.

Nel frattempo matura in lui la vita di preghiera. 

Il 29 settembre u.s. Vostra Eccellenza lo invia come diacono nella parrocchia Madonna della Grazie e Maria SS. del Monte Carmelo in Grottaglie.

Anche qui, senza esitazione, si mette a totale servizio della Comunità.. Con i giovani, è inutile negarlo, mostra un buon carisma. 

Dinanzi alle proposte più allettanti della vita parrocchiale rispetto alle incertezze di un VI anno formativo in seminario, non si è mai sottratto al senso del dovere: ogni settimana ha fatto puntuale rientro in seminario a Molfetta. Anche se a denti stretti. 

In via del tutto confidenziale c’è un elemento che mi colpisce di lui: fuggendo da qualsiasi presuntuosa onniscienza, non fa fatica ad esternare il desiderio di voler imparare. Con umiltà. 

Ci saranno sicuramente in lui tanti altri elementi positivi non evidenziati da questa incompleta presentazione e altri ancora inediti e che solo l’occhio attento di Dio, questa sera, riesce a vedere. 

Carissimo Padre Arcivescovo, per quello che un uomo può azzardare, credo che don Emiliano sia pronto a lasciarsi stupire da Dio con il dono del presbiterato.

 

don Giuseppe Cagnazzo